1991-Progetto Museo della scienza a Milano-Tecnica pennarello-cm 45x30
1991-Progetto Museo della scienza a Milano-Tecnica pennarello-cm 45x30

Schizzi

Il Pensiero-segno libera sul foglio tutta l’immaginazione e creatività infinita di forme immagini. Lo studio Vescovi con quest’ampia rassegna di bozzetti disegni, senza ordine cronologico,permette a noi osservatori di vedere e cogliere, l’aspetto progettuale in tutte le fasi grafiche, create dalla mano. Capire le varie fasi della realizzazione, dal primo insignificante scarabocchio o cerchio intuito dalla penna, per evolversi nelle sue trasformazioni successive a qualcos’altro, permette di cogliere l’origine comune a tutte queste rappresentazioni. Vedere quali idee si sono sviluppate e altre cestinate o mutate nel corso del tempo,da senso a quello che un tempo si chiamava iter-progettuale grafico. Dalla freschezza di una bottiglia disegnata in modo stilizzato, da una planimetria di un’area urbana dall’alto, o ad un interno di un locale analizzato in tutti i suoi minimi particolari spaziali, si riscontra la stessa modalità progettuale delegata alla mano sul foglio. Sono disegni di architettura, design, particolari, planimetrie, ingrandimenti, prospettive veloci intuitive, volumetrie, spaccati, prospetti, sezioni, tutte create con i mezzi grafici compreso la colorazione ad acquerello, china, pastelli. Questa simulazione di realtà, con abilissimi renderings affascinanti per la percezione realistica dell’occhio odierno, viene interpretata dall’architetto nel suo studio con le stessa modalità operativa grafico-pittorico di un tempo.

 

Sketches

Thought marking frees one’s entire imagination and infinite creativity, by transforming the marks into forms and images on paper.  With this ample exhibition of sketches and drawings having no chronological order, we as an observer are able to see and understand the project development in all manual graphic stages.
To understand the various phases of planning, from the first insignificant scribble or circle felt by the pen, and then to evolve in its following transformation into something else, allows us to understand the common origin of all these images.  To see which ideas are developed and others trashed or changed in time, gives a meaning to what once was known as the procedure of graphic planning.  From the freshness of a bottle drawn in stylized manner to ablueprint of an urban area  or the inside of a building analyzed in all its detail, we find the same planning  method delegated to the hand on paper. The are drawings of architecture, design, details, blueprints, enlargements, quick perspectives, intuitive, volumetric, sectioned, all created with graphic means including adding color with water colors, Indian ink, or pastels. The architect in his studio interprets this simulation of reality with able renderings, fascinating for the realistic perception of today’s eyes, with the same method of operation as in the past.